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... AND EVERYTHING IS PERFECT
L'osservazione della fauna selvatica è senza dubbio in cima alla lista delle esperienze imperdibili (e incredibili) in Tanzania. I parchi offrono una quantità straordinaria di aree protette in cui è possibile avvistare una varietà di animali tra le più ampie dell'Africa; i principali sono il Serengeti National Park, il cratere di Ngorongoro, il Mkomazi National Park, il Mikumi National Park, il Ruaha National Park, il Sellous Game Reserve.



Il nome Serengeti deriva dalla lingua maasai e significa "la grande pianura infinita". Rappresenta una delle aree naturalistiche più spettacolari di tutta l'africa ed è sicuramente l'esperienza safari per eccellenza. E' il luogo dove avvengono le grandi migrazioni: immense mandrie di gnu, zebre e antilopi migrano seguendo il corso delle stagioni, alla ricerca di acqua e pascoli. Intorno a loro si muovono i grandi predatori: leoni, leopardi, ghepardi e iene.
Ottava meraviglia del mondo, il cratere di Ngorongoro si trova a 2.200 metri sul livello del mare, misura oltre 16 km di diametro e occupa un'area di circa 265 km2. Si tratta della più grande caldera intatta del mondo. Ospita un vero e proprio giardino dell'Eden, un ambiente primordiale, dove vivono in piena libertà grandi mammiferi. La concentrazione di fauna è impressionante: si calcola che è abitato da oltre 25000 animali di media e grossa taglia.
Il parco si estende lungo il confine con il kenia ai piedi dei monti Pare ed è un territorio di arida savana. La riserva è rinomata per i suoi rinoceronti, introdotti dal Sudafrica per favorirne la riproduzione. Questi animali sono protetti all'interno di un area recintata di 45 km2, accessibile ai turisti solo accompagnati dalle guardie della riserva. Oltre ai rinoceronti, nel parco, è possibile osservare un'altra specie in pericolo di estinzione: i licaoni (cani selvatici).



Questo parco ospita la più grande riserva di animali dell'Africa, ricco, incantato, selvaggio; grandi spazi, foreste, boscaglia e savana si confondono. Lungo le rive del fiume Rufiji si possono fare escursioni in barca, in jeep e a piedi. Il Selous è suddiviso in due aree: i safari fotografici si svolgono nell'area nord (circa il 20% della riserva) mentre il rimanente 80%, al sud, è quasi esclusivamente riservato ai safari di caccia.
Il parco nazionale di Mikumi è un'area naturale protetta della Tanzania centro-orientale e copre un'area di 3230 km². La strada che attraversa il parco lo divide in due aree con ambienti parzialmente distinti; la zona nord-occidentale è caratterizzata dalla pianura alluvionale del bacino del fiume Mkata, più ricca di pozze e di fauna. La parte sudorientale del parco è meno ricca di fauna, e poco accessibile.
Istituito nel 1964, si trova nella parte centrale della Tanzania ed ha una superficie di circa 10.000 km². L'aggiunta della Usangu Game Reserve e altre aree protette, ha aumentato le sue dimensioni a 20.226 km², rendendolo la più grande area protetta dell'Africa orientale. Ospita tutti i rappresentanti della fauna selvaggia: elefanti, bufali, zebre, gnu, antilopi, giraffe, facoceri, scimmie, leoni, leopardi, ghepardi, licaoni e iene.



E' un parco di modeste dimensioni, in gran parte occupato dalle acque del lago Manyara. La foresta pluviale ospita una varietà di grandi alberi ed è popolata da diversi animali, come giraffe, elefanti, antilopi, gnu, ippopotami, bufali ed estesi gruppi di babbuini e cercopitechi. E' costituito da una striscia di terra lunga circa 50 km e larga tra i 6 e gli 8 km che include il lago omonimo e si estende fino al versante occidentale della Rift Valley.
Il parco è un area naturale protetta della Tanzania settentrionale e prende il nome dal fiume Tarangire che lo attraversa, ed è per questo motivo che presenta paesaggi che tendono ad essere più verdeggianti. E' la patria degli elefanti, degli uccelli e di incantevoli felini, dei dik-dik, dei kudu e degli alcelafi. E' dissemianato di enormi baobab, alberi spettacolari di incredibili dimensioni e particolarmente longevi.
È il più piccolo parco nazionale della Tanzania: occupa una area di 52 km2 attraversata dal torrente Gombe, vicino alle rive del Lago Tanganica. Il parco è noto per l'omonimo conflitto, noto anche come guerra dei quattro anni del Gombe, un violento scontro che ha visto contrapporsi per quattro anni due comunità di scimpanzé: Kasakela e Kahama, che occupavano rispettivamente le regioni nord e sud del parco.
I parchi della Tanzania sono ormai fra le mete più ambite dei tour safari, luoghi magici che ospitano le più belle e suggestive riserve naturali e aree di conservazione. Sede di alcuni dei più maestosi fenomeni di migrazioni, sono luoghi senza tempo, bellezze selvatiche suggestive che vi faranno innamorare dell’Africa. La biodiversità animale e floreale che contraddistingue queste aree protette è fra le più ricche al mondo, con un numero incredibile di animali, piante e fiori.
Nelle pianure del Serengeti il rumore degli zoccoli si fa sempre più vicino, poi all'improvviso ecco miglia di gnu che corrono disordinatamente; nonostante sia pieno di vita, questo parco meraviglioso sembra sospeso nel tempo, con leoni che siedono maestosi sulle rocce, giraffe che ondeggiano eleganti alla luce del tramonto e coccodrilli che si crogiolano al sole sulle sponde dei corsi di acqua. Il Cratere di Ngorongoro è il posto migliore per osservare il rinoceronte nero, in un'Africa che sembra quasi primordiale, con una fitta foresta avvolta dalla bruma e con panorami sublimi; qui gli animali sono abituati alla presenza dei veicoli, mentre nel resto della Tanzania vivono in zone più remote e tendono a nascondersi. Da luglio ad ottobre, durante la stagione più secca, il Tarangire National Park offre incredibili opportunità per avvistare ed osservare la fauna selvatica; più di 3000 elefanti e molti altri animali migranti vengono in queste zone per abbeverarsi nel Trangire River. Nel Lake Manyara National Park si possono vedere migliaia di fenicotteri, anche se è difficile prevedere in quale lago, perché si spostano a seconda dei livelli e della composizione dell'acqua. Il posto migliore per i safari in barca è il Rufiji River, nella Selous Game Reserve; si naviga anche sul Wami River, che costeggia il Saadani National Park, ma la fauna non è altrettanto interessante.
SISTEMAZIONE: meglio alloggiare all'interno dei parchi o nelle immediate vicinanze? pernottando lontano i prezzi sono sicuramente inferiori, ma all'interno si possono sfruttare le ore migliori, primo mattino e sera, per osservare gli animali (ridcucendo anche i tempi per spostamenti e le ore passate in fuoristrada su strade accidentate).
COSA PORTARE: binocoli, attrezzatura fotografica, occhiali da sole ed eventualmente creme solari, abiti leggeri con maniche lunghe in colori chiari, un cappello, scarpe comode e robuste (o abbigliamento impermeabile se in stagione delle piogge), soluzione per lenti a contatto e occhiali da vista, protezione per polvere, repellente per zanzare.
QUANDO ANDARE: il periodo migliore è la stagione secca, da fine giugno ad ottobre, quando la vegetazione è più rada ed è più facile avvistare gli animali, spesso radunati intorno alle pozze o ai corsi d'acqua. Per il birdwatching la stagione ideale è quella delle piogge, da dicembre ad aprile. Per le escursioni a piedi si consiglia stagione secca.
Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.” – Helmut Newton
c/o Sunset Village, Kiwengwa TZ, 0000
Tanzania
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